Nei giorni scorsi, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Genova 1, con la collaborazione dei militari del locale Comando della Guardia di Finanza hanno sequestrato 170 carabine ad aria compressa e 200.000 munizioni, rinvenute in un container proveniente dagli Emirati Arabi Uniti e diretto al porto libico di Misurata.
Le armi non erano state dichiarate nella documentazione doganale ed erano nascoste in fondo al container dietro un carico di palloni da calcio.
Benché ad aria compressa, i controlli effettuati hanno permesso di appurare come tali carabine avessero una potenza di circa 21 joule, ossia tre volte il limite posto dalla legge italiana tra le armi depotenziate e quelle equiparabili ad armi da sparo.
Oltre alle armi, è stato sequestrato anche un considerevole quantitativo di giocattoli, i quali, oltre a costituire carico di copertura, sono risultati anche essere contraffatti.
Sono tutt’ora in corso approfondimenti da parte degli inquirenti per cercare di risalire agli speditori del carico e al loro destinatario.
Si tratta del secondo sequestro di armi effettuato nel Porto di Genova in pochi mesi, dopo quello dei 3.000 teaser di giugno, che già aveva indotto a rafforzare le attività di controllo dei traffici verso il Nord Africa. In entrambi i casi i carichi erano diretti in Libia ( prima Tripoli, poi Misurata) in violazione da quanto previsto dalle disposizione ONU ed europee.