I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Porto Empedocle, in collaborazione con il personale del Gruppo Operativo Regionale Antifrode (GORA) della Direzione Regionale per la Sicilia e il supporto dei militari dell’Arma dei Carabinieri, hanno eseguito, su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento, varie perquisizioni domiciliari presso le abitazioni di alcuni soggetti che esercitavano un’attività commerciale avviata nell’ambito del c.d. dropshipment (vendita online di prodotti senza obbligo di tenuta del magazzino).
L’indagine è scaturita da una denuncia, per reati tributari (previsti e puniti dal D.Lgs. 74/2000), depositata a seguito di un controllo fiscale finalizzato alla verifica della corretta applicazione della normativa sull’IVA intracomunitaria.
I reali gestori dell’attività commerciale, formalmente intestata a un cittadino rumeno, sono stati individuati grazie alle indagini finanziarie e all’identificazione degli indirizzi IP dei computer utilizzati per la gestione del sito internet attraverso il quale i prodotti venivano rivenduti sia a clienti privati sia ad imprese.
I soggetti riuscivano a praticare una concorrenza sleale, con la vendita di prodotti Hi-Tech, abbattendone i prezzi grazie alla totale evasione dell’IVA per un importo di circa 1.800.000 euro.