La collaborazione tra i funzionari dell’Ufficio delle Dogane della Spezia, la locale Polizia di Stato e l’ARPAL, ha permesso di intercettare un container in arrivo presso i locali spazi portuali e destinato ad essere esportato in Nigeria.
All’interno del container erano stati dichiarati tre veicoli, oltre a masserizie personali. Già a seguito di un primo controllo della documentazione, presentata all’attenzione dei funzionari doganali, erano emerse evidenti anomalie, tali da fare ritenere necessaria l’effettuazione di una verifica integrale del carico, condotta, in parte, all’interno degli spazi portuali e, in parte, a causa della pericolosità del carico stesso, all’interno di un magazzino specificamente attrezzato e ubicato nella zona retroportuale di Santo Stefano di Magra.
Gli accertamenti, posti in essere congiuntamente ed in piena sinergia da parte dei funzionari doganali e degli agenti della Polizia di Stato, hanno impegnato gli inquirenti per circa un mese ed hanno comportato, oltre alla verifica puntuale dei numeri di telaio dei veicoli mediante incrocio dei dati presenti nelle banche dati in uso alla Polizia di Stato, l’intervento dei tecnici dell’ARPAL, la cui opera di collaborazione con la Dogana spezzina è ormai costante e particolarmente apprezzata per la sua puntualità e precisione.
Le verifiche condotte hanno consentito di accertare che, dei tre veicoli dichiarati all’interno del container, due non erano mai stati radiati dal P.R.A. e uno risultava colpito da provvedimento di fermo amministrativo iscritto dall’agente per la riscossione di Vicenza a seguito del mancato pagamento di imposte sui redditi; all’interno del container, inoltre, sono stati rinvenuti rifiuti pericolosi costituiti da numerose batterie esauste per autovetture e camion e diversi contenitori in materiale plastico per prodotti chimici che, in modo evidente, non erano stati sottoposti alle prescritte operazioni di bonifica.
L’esportatore è stato segnalato alla Procura della Repubblica della Spezia per i reati di traffico internazionale di rifiuti e falso ideologico ed è stato ingiunto a procedere allo smaltimento, a sua cura e spese, dei rifiuti rinvenuti all’interno del container; parimenti, è stata vietata l’esportazione dei veicoli non ancora radiati e di quello colpito dalla misura del fermo amministrativo.