UFFICIO DELLE DOGANE DI FERRARA: ACCERTATA EVASIONE DI IVA NEL SETTORE DEL COMMERCIO DI MATERIALE ELETTRICO DI LARGO CONSUMO

Nell’ambito dell’attività di contrasto all’evasione dell’IVA, i funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Ferrara, a seguito di attività investigativa condotta congiuntamente con il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ferrara su delega dell’Autorità Giudiziaria, e al termine di complesse verifiche svolte mediante l’utilizzo delle banche dati a disposizione dell’Agenzia, hanno accertato un’evasione di IVA di oltre 3.600.000 euro nel settore del commercio di materiale elettrico di largo consumo.

L’attività investigativa, svolta anche con il contributo delle Autorità doganali slovene, ha comportato indagini documentali, bancarie e perquisizioni di vari soggetti ritenuti autori della condotta illecita messa in atto nel triennio 2013 – 2015.

La vicenda ha origine da un controllo fiscale eseguito nei confronti di una ditta della provincia di Ferrara che, nell’anno 2013, aveva effettuato acquisti di materiale elettrico di largo consumo da fornitori italiani senza l’addebito dell’IVA, mediante l’emissione di false dichiarazioni di intento.

Nei periodi d’imposta successivi all’anno 2013 il sistema di frode è stato rimodulato mediante la creazione di una società di diritto sloveno, riconducibile al medesimo rappresentante della ditta ferrarese, e di un’ulteriore società con sede nella provincia di Ferrara, entrambe operanti nel settore del commercio di materiale elettrico.

La società slovena, definita dall’autorità estera interpellata come "conduit company", era stata creata appositamente per simulare acquisti e vendite intracomunitarie. La seconda società ferrarese, quale "società interposta", aveva invece l’unico scopo di acquistare cartolarmente i beni dalla società slovena per rivenderli immediatamente al destinatario finale, formalizzando tali vendite mediante l’emissione di fatture per operazione oggettivamente inesistenti.

Gli autori dell’illecito sono stati denunciati all’Autorità giudiziaria competente per territorio.