I funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Bari, nell’ambito di un’articolata attività di revisione dell’accertamento, hanno appurato l’evasione di diritti di confine (dazio, IVA ed interessi) pari a 3.159.298 euro.
La merce, con origine e provenienza dallo Stato del Kuwait e dichiarata nelle operazioni doganali come "propilene senza plastificante", è stata sottoposta ad analisi presso il Laboratorio Chimico di Milano per accertare l’esatta classificazione merceologica.
La diversa classificazione riscontrata (propilene-altri), ha portato pertanto alla rideterminazione del dazio, con l’applicazione della corrispondente aliquota in luogo dell’esenzione totale.
L’attività ha consentito di recuperare l’intero importo, avendo la parte versato i diritti di confine così rideterminati.