Dopo una serie di operazioni che nei mesi scorsi hanno consentito di sottoporre a sequestro, presso lo scalo bizantino, farmaci, elettrodomestici e scarpe provenienti dalla Cina, privi delle necessarie indicazioni di origine, sono stati ora individuati circa 150.000 album fotografici che stavano per essere introdotti in Italia in violazione della normativa sul "Made in Italy".
Nell’area doganale del porto è stato controllato un container proveniente dalla Repubblica Popolare Cinese che trasportava album fotografici. I controlli effettuati dai funzionari doganali e dai finanzieri hanno consentito di appurare che gli articoli, destinati alla commercializzazione sul territorio nazionale, pur riportanti il marchio italiano dell’azienda importatrice, erano tutti privi delle prescritte informazioni circa l’effettivo luogo di produzione.
L’intero carico è stato sottoposto a sequestro e al legale rappresentante dell’azienda italiana importatrice è stata comminata una sanzione amministrativa che va da un minimo di 10.000 ad un massimo di 250.000 euro.