NUOVO ACCORDO UE- MERCOSUR

Il 6 dicembre 2024, in Uruguay, l'Unione europea e il Mercosur hanno concluso un accordo che promette l’abbattimento e la riduzione in maniera significativa delle barriere tariffarie attualmente previste per il commercio tra UE e America del Sud.
Fanno parte del Mercosur, ovvero del mercato comune sudamericano Argentina, Bolivia, Brasile, Paraguay e Uruguay, che costituiscono Paesi di grande interesse per l'export europeo.
Senza contare che i Paesi dell’America latina dispongono di tutta una serie di risorse naturali che gli Stati membri dell’Ue non hanno nel proprio suolo e sottosuolo. Nello specifico l’Unione europea può accedere a niobio, bauxite, manganese, grafite, metallo di silicio, tantalo e vanadio, di cui è ricco il Brasile. L’Argentina ha invece da offrire il litio, elemento chiave per le batterie. Mentre la Bolivia può garantire accesso all’antimonio, materia prima critica necessaria per ritardanti di fiamma e utilizzo per applicazioni di difesa e batterie al piombo.
Ci vorranno ancora tempo e trattative politiche per l’entrata in vigore dell'accordo: le divergenze politiche, tanto nell'Unione europea quanto nei Paesi membri del Mercosur, secondo la stampa di settore, porteranno ancora modifiche all’accordo e ne rallentano l’attuazione. L'accordo firmato dalle parti dovrà ora essere tradotto in tutte le lingue dell'Unione europea per la successiva ratifica; si arriverà così alla reale conta dei voti.


Le novità.


A partire da luglio 2024, la decisione n. 5/2023 del Consiglio sul mercato comune del Mercosur (Mercosur Common Market Concil), ha introdotto un elenco di regole di origine specifiche, associate a ciascun prodotto interessato che consente di semplificare l’identificazione dei requisiti di origine per operatori commerciali e le Autorità, da un lato, e di ampliare le opportunità di crescita del commercio con l'estero, dall'altro. Grazie al nuovo accordo di libero scambio, gli operatori UE avranno la possibilità di usufruire di rilevanti vantaggi nei rapporti economici.
Nei successivi 10/15 anni dall'entrata in vigore, saranno rimosse la quasi totalità (91%) delle tariffe all'importazione dall'Unione europea verso il Mercosur e saranno ridotte del 92% le tariffe per i prodotti che arrivano in UE dai Paesi membri del Mercosur. Il settore industriale sarà quello maggiormente liberalizzato ma anche il settore agricolo subirà un forte impatto dall'accordo di libero scambio.
Secondo l’accordo i Paesi del Mercosur rimuoveranno le tariffe sul 93% delle importazioni che riguardano le merci appartenenti a tale settore. L'Unione europea, invece, eliminerà le tariffe all'importazione soltanto per l'82% dei beni agroalimentari, tuttavia, prevedendo misure di liberalizzazione parziaria, mediante l'apertura di contingenti tariffari per garantire la protezione di alcuni prodotti più sensibili. Lato UE, i beni esclusi dalle agevolazioni dell'accordo saranno, invece, i settori della carne bovina e suina, del pollame, dello zucchero, dell'alcol, del riso, del miele e del mais.
Il Mercosur, inoltre, liberalizzerà una serie di altri prodotti chiave di grande interesse per l'export europeo, come vino, alcolici, olio d'oliva, frutta e verdura, carne suina, cioccolato, biscotti e bevande analcoliche.

La tutela delle indicazioni geografiche

In linea con gli altri accordi di libero scambio conclusi dall'Unione europea, anche l'intesa con il Mercosur prevede una forte tutela delle indicazioni geografiche, cercando di salvaguardare i produttori europei di alimentazione e bevande, prevedendo N. 355 indicazioni geografiche protette (soprattutto per il settore del vino e degli alcolici in generale).
L'accordo garantisce un'ampia protezione dall'uso fuorviante di simboli, bandiere o immagini che costituiscono una falsa indicazione di origine geografica. In caso di violazioni, sarà prevista l'applicazione di ingenti sanzioni amministrative.


Competitività e sostenibilità ambientale


Secondo gli esperti del settore, l'intesa commerciale tra Unione europea e Mercosur aumenterà la competitività delle aziende UE, eliminando le tariffe un'ampia gamma di prodotti, e riducendo le barriere non tariffarie, semplificando le procedure doganali e facilitando le esportazioni verso i Paesi del Mercosur.
L'accordo, infine, mira a rafforzare il partenariato su questioni di grande attualità, introducendo misure di sostenibilità ambientale come la lotta alla deforestazione, in linea con l'accordo di Parigi del 2015.
Un altro tema di grande interesse è, infatti, il rispetto del Green Deal europeo, che sarà presidiato da misure di tutela della biodiversità. Notevole riguardo anche alle materie prime critiche, per le quali sarà introdotto un approvvigionamento sicuro e sostenibile, minori dazi all'importazione, maggiore sicurezza e prevedibilità delle catene di approvvigionamento e alti standard di sostenibilità per gli investimenti che riguardano tali prodotti.