FIRMATI IERI DUE IMPORTANTI ACCORDI PER RAFFORZARE LA COOPERAZIONE PER IL CONTRASTO AGLI ILLECITI DOGANALI TRA LE DOGANE ITALIANE E QUELLE CINESI

 Favorire lo scambio di informazioni al fine di migliorare l’efficacia dei controlli e ottimizzare l’applicazione delle normative in materia ambientale facilitando il commercio legittimo: questi sono i principali obiettivi che l’Amministrazione doganale italiana e quella cinese hanno condiviso al termine della visita in Italia, dal 14 al 16 ottobre, effettuata da una delegazione guidata dal Ministro delle Dogane cinesi YU Guangzhou.

In particolare, l’accordo di cooperazione tra le due amministrazioni doganali firmato ieri a Roma durante l’incontro del Ministro YU con il Direttore dell’Agenzia, Giuseppe Peleggi, al quale ha partecipato anche il Dott. Vieri Ceriani, Consigliere per le politiche fiscali del Ministro dell’Economia e delle Finanze, mira a rafforzare la collaborazione nei seguenti settori:

- sicurezza e facilitazione degli scambi commerciali,

- lotta alla frode in commercio,

- lotta al traffico illecito di rifiuti,

- tutela dei diritti sulla proprietà intellettuale,

 - lotta alla contraffazione,

- cooperazione in materia di capacity building.

La collaborazione tra le due Dogane è stata avviata nel dicembre 2007 con la firma a Pechino di un Memorandum di intesa seguito nel 2009 dall’accordo per il gemellaggio di cooperazione tra la Direzione regionale per la Liguria ed il Distretto doganale di Tianjin.

Visti gli esiti e le valutazioni estremamente positive del progetto di gemellaggio attivato presso le dogane dei porti liguri, il Ministro delle Dogane cinesi, YU Guangzhou, e il Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Giuseppe Peleggi, hanno firmato un accordo per estenderlo anche al Distretto di Ningbo (terzo porto cinese per volume di merce movimentata).

Le due Amministrazioni si sono dichiarate disponibili, inoltre, ad effettuare scambi di visite di funzionari al fine di favorire il trasferimento delle best practices acquisite da ciascuna Amministrazione nonché ad organizzare una riunione annuale per analizzare e valutare lo stato di realizzazione del piano di cooperazione congiunto.