Si è conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio per 11 indagati, formulata dalla Procura della Repubblica di Milano (P.M. dott. Sergio Spadaro), una complicata indagine, delegata all’Area Antifrode della Direzione Regionale di Milano nel novembre del 2014, su flussi di olii lubrificanti provenienti principalmente dalle Repubbliche Baltiche, con evasione totale di imposta di consumo, I.V.A. e Contributo Obbligatorio al consorzio Oli Usati per oltre 5,3 milioni di euro.
A seguito di tale delega, con il coordinamento della Direzione Centrale Antifrode e Controlli e la sinergica collaborazione di Uffici doganali ubicati in Lombardia, Piemonte, Liguria, Lazio, Veneto ed Emilia Romagna sono state sviluppate le attività di polizia giudiziaria al fine di raccogliere gli elementi di prova utili anche per il relativo accertamento tributario, provvedendo anche ad attivare mirate indagini finanziarie e la cooperazione amministrativa internazionale.
L’attività d’indagine ha consentito di accertare l’esistenza di un complesso meccanismo fraudolento transnazionale, finalizzato alla commercializzazione sul territorio nazionale di prodotti lubrificanti in totale evasione di imposte.
L’organizzazione criminale si è avvalsa di imprese c.d. "cartiere", dislocate su diverse regioni del territorio nazionale, che acquistavano olio lubrificante di provenienza comunitaria (Lettonia, Lituania e Polonia) per rivenderlo successivamente a clienti nazionali in totale evasione di imposte.
In particolare, l’indagine ha permesso di ricostruire la movimentazione di oltre 3.300 tonnellate di olio lubrificante ed ha consentito il sequestro di oltre 16 tonnellate di olio lubrificante pronto per essere avviato alla successiva commercializzazione in Italia.